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Reti pubbliche
Sistemi di distribuzione chiusi
Sistemi semplici di produzione e consumo
Ci sono casi in cui sia la produzione che il consumo di energia avvengono sullo stesso sito e l’impianto di produzione – alimentato a fonti rinnovabili o fossili – è collegato alle utenze interessate da un rete elettrica o connessione privata.
Anche i sistemi così concepiti hanno almeno un punto di connessione con la rete elettrica pubblica. Tale connessione assicura che, in caso di avarie o manutenzioni delle unità di generazione che alimentano la rete privata, o comunque in caso di deficit nella produzione, gli utenti possano continuare ad avere l’energia elettrica necessaria a soddisfare i propri fabbisogni.
Ma quali sono le configurazioni realizzabili da privati, in presenza di concessioni rilasciate ad alcuni soggetti per la gestione delle reti elettriche? In altri termini, se esistono già i concessionari a cui è affidata la gestione della rete elettrica, perchè ci devono essere dei collegamenti elettrici privati? E se ci devono essere, fino a che punto e con quale tipo di configurazioni?
E, in presenza di questi sistemi con collegamenti elettrici privati, in che misura devono essere pagati gli oneri di rete?
Molto si è dibattuto, anche a livello europeo, su queste questioni, in particolar modo su quanto tali configurazioni impiatistiche dovessero farsi carico degli oneri di rete (corrispettivi tariffari di trasmissione, distribuzione, dispacciamento e oneri generali di sistema) e cioè se fosse corretto conteggiarli rispetto alla energia prelevata o rispetto all’energia consumata (quindi anche su quella autoprodotta).
Nel corso degli anni, con gravi ritardi e una certa confusione, il legislatore ha individuato quali dovessero essere le configurazioni di rete, i sistemi di produzione e consumo e gli assetti societari ad esse legati che possano essere collegati alla rete pubblica e beneficiare dell'agevolazione consistente nel pagamento degli oneri di rete sull'energia prelevata e in quota parte su quella consumata.
Il Dlgs 115/2008 - di attuazione della direttiva europea 2006/32/Ce -, la legge n. 99/2009 - recante disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia -, il Dm 10 dicembre 2010 - di attuazione dell’articolo 30, comma 27, della medesima legge 99/09 -, l’articolo 38, comma 5 del Dlgs 93/2011 - di recepimento della direttiva 2009/72/Ce - e, infine, l'articolo 24 del Dl 91/2014, convertito in legge 116/2014 hanno definito i Sistemi Efficienti di Utenza (SEU), le Reti Interne di Utenza (RIU) e le reti in assetto di Sistemi di Distribuzione Chiusi (SDC) e le agevolazioni ad essi dedicati.
All'Autorità per l'energia elettrica e il gas è stato affidato il compito di definire i criteri e le condizioni per l’erogazione dei servizi di connessione, trasmissione, distribuzione, misura e dispacciamento, tenendo conto delle agevolazioni previste.
Nei menu di sinistra sono presentati i diversi casi e le relative regole, che facciamo precedere da uno schema di riferimento fornito dall’AEEG, utile per la loro comprensione.
La rete pubblica è una qualsiasi rete elettrica gestita da soggetti titolari di una concessione di trasmissione (come ad esempio Terna) o di distribuzione (come ad esempio Enel distribuzione, A2A Reti elettriche, ecc.) di energia elettrica. Tali gestori, essendo esercenti di un pubblico servizio, hanno l’obbligo di connessione di terzi e cioè l'obbligo di connettere alla propria rete tutti i soggetti che ne fanno richiesta.
Le reti pubbliche comprendono:
--> le reti utilizzate per l'erogazione del servizio di trasmissione in alta e altissima tensione;
--> le reti di distribuzione pubbliche in media e bassa tensione.
Sistemi di distribuzione chiusi
I sistemi di distribuzione chiusi "sono sistemi che distribuiscono energia elettrica all’interno di un sito industriale, commerciale o di servizi condivisi geograficamente limitato e, al netto di particolari eccezioni espressamente previste dalla regolazione dell’Autorità, non riforniscono clienti civili".
I sistemi di distribuzione chiusi (SDC) comprendono:
--> le Reti interne di utenza (RIU);
--> le Altre reti private (diverse dalle RIU ma che soddisfano i requisiti degli SDC).
Fonte: Documento di consultazione Autorità energia 2 maggio 2013, n. 183/2013/R/eel
Sistemi semplici di produzione e consumo
I sistemi semplici di produzione e consumo (SSPC) - che non sono considerate reti, ma attività di autoapprovvigionamento energetico - comprendono:
--> i sistemi di autoproduzione (Sap);
--> i sistemi efficienti di utenza (Seu);
--> gli altri sistemi esistenti (Ase);
--> i sistemi esistenti equivalenti ai sistemi efficienti di utenza (Seeseu).
Nell'ambito dei Sap è possibile distinguere:
--> le cooperative storiche dotate di rete propria;
--> i consorzi storici dotati di rete propria;
--> gli altri sistemi di autoproduzione (Asap).
Fonte: Documento di consultazione n. 183/2013/R/eel, con gli aggiornamenti apportati dalla Delibera 12 dicembre 2013, n. 578/2013/R/EEL
La pirateria editoriale è reato ai sensi della legge 18 agosto 2000 n. 248