Controversie su idroelettrico: giurisdizione del Tribunale acque
Sono di competenza del Tribunale superiore delle acque pubbliche tutti i ricorsi avverso i provvedimenti riguardanti l'utilizzazione del demanio idrico e che incidono in maniera diretta sul regime delle acque pubbliche.
Con sentenza n. 658 del 24 settembre 2020, il Tar Lombardia si è dichiarato incompetente a decidere in merito all'archiviazione — disposta dalla Provincia di Mantova — di un'istanza per il rilascio del provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur), relativo a un mini impianto idroelettrico.
I giudici amministrativi, infatti, hanno ricordato che sono di competenza del Tribunale superiore delle acque pubbliche "tutti i ricorsi avverso i provvedimenti che, pur costituendo esercizio di un potere non propriamente attinente alla materia, riguardino comunque l'utilizzazione del demanio idrico, incidendo in maniera diretta e immediata sul regime delle acque pubbliche".
Ed affinchè un provvedimento amministrativo incida direttamente sul regime delle acque pubbliche, non è indispensabile che l'atto provenga da un organo amministrativo preposto alla cura di pubblici interessi in tale materia. È sufficiente infatti che tale atto — anche se, come nel caso in oggetto, proveniente da organi dell'Amministrazione non specificamente preposti alla cura degli interessi del settore, "finisca (...) per incidere immediatamente sull'uso delle acque pubbliche, in quanto interferisca con i provvedimenti relativi a tale uso".
Riferimenti
- Sentenza Tar Lombardia 24 settembre 2020, n. 658 - Acque - Valutazione di impatto ambientale - Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur) - Articolo 27-bis, Dlgs 152/2006 - Domanda di realizzazione ed esercizio di un impianto idroelettrico sulla
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